< < < Date > > > | < < < Thread > > >

Tausch/Osservatore Romano 14 April

by Austrian Embassy

14 April 1999 13:58 UTC


This is a multi-part message in MIME format.

------=_NextPart_000_000F_01BE868F.ACDF1920

read this with the usual disclaimer. You find all this on the web under =
the Osservatore Website, which you simply best find by searching Yahoo



Tausch



OSSERVATORE ROMANO 14 APRIL 1999

Intelligent warfare kills innocent persons



Mentre i combattimenti tra forze serbe e "uck" aggravano la tragedia dei =
profughi, i bombardamenti Nato si abbattono sulle sventurate popolazioni =
jugoslave=20

La guerra "intelligente" uccide persone inermi=20




Ogni guerra =E8 un insulto all'intelligenza e alle coscienze memori =
della dignit=E0 umana.=20

Le bombe non sono mai intelligenti quando uccidono persone inermi.=20

Intelligente, invece come ha detto il Santo Padre , =E8 permettere che =
le popolazioni convivano in armonia nelle loro terre e che tacciano le =
armi e riprenda il dialogo.=20

BELGRADO, 13.=20

Anche nel conflitto che devasta la Jugoslavia, che gi=E0 ha toccato =
l'Albania e che minaccia di estendersi sta confermando che, come sempre =
accaduto in tutte le guerre di questo secolo, le vittime principali e =
pi=F9 numerose sono le sventurate popolazioni civili. Nell'infuriare di =
una guerra che le diplomazie non riescono ancora a fermare, si =
susseguono di ora in ora le notizie delle uccisioni, dei massacri, delle =
fughe di vecchi, donne, bambini stremati, mentre le testimonianze degli =
scampati prospettano vicende terrificanti di orrori, atrocit=E0 che =
compendiano, ingigantendola, la ferocia che ha segnato quest'ultimo =
decennio nell'ex Jugoslavia.=20

Parte di questa immane e pi=F9 vasta tragedia ma parte imponente, a =
conferma di come le popolazioni civili siano i veri obiettivi delle =
guerre di questo ultimo scorcio del millennio =E8 il doloroso cammino di =
centinaia di migliaia di profughi.=20

Le vicende delle ultime ore dimostrano come si vada aggravando, =
nonostante gli sforzi delle organizzazioni internazionali, governative e =
del volontariato, la condizione degli infelici profughi kosovari, sia di =
quelli rifugiati all'estero, sia soprattutto degli sfollati interni. =
Numerosi di questi ultimi, dispersi nelle zone dei combattimenti nel =
Kosovo, sono morti di fame e le malattie si stanno diffondendo, secondo =
quanto dichiarato da osservatori internazionali dislocati nella =
confinante Repubblica ex jugoslava di Macedonia.=20

Basandosi sui racconti concordi dei profughi che sono riusciti a varcare =
il confine, gli osservatori internazionali sostengono che le condizioni =
di quelli ancora intrappolati nel Kosovo sono sempre peggiori. In =
particolare, mancano cibo e acqua potabile e si sono gi=E0 verificati =
casi di tifo, colera, scabbia e infezioni polmonari che stanno =
aumentando e minacciano di diventare epidemici, a conferma della =
necessit=E0 di creare immediatamente le condizioni che rendano possibile =
l'apertura di un indispensabile "corridoio umanitario" per soccorrere =
quegli sventurati.=20


Nel frattempo, altre migliaia di profughi kosovari sono affluiti ieri =
sera al principale posto di frontiera con l'Albania, quello di Morini. =
Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa "France Presse", verso le =
23 una fila ininterrotta di vetture e di carretti trainati da cavalli =
=E8 comparsa alla frontiera. Fino a stamattina alle 8, secondo uno dei =
portavoce dell'Osce, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione =
in Europa, l'italiano Andrea Angeli, avevano superato il confine in =
pi=F9 di tremila. Agli osservatori dell'Osce i profughi hanno riferito =
di provenire da Prizeren, da Pristina e da Slazna.=20

Altri milleduecento profughi sono giunti ieri nel distretto =
settentrionale albanese di Scutari provenienti dal Montenegro attraverso =
il posto di frontiera di Hani Hotit, Lo stesso Angeli ha detto che "per =
la loro accoglienza si stanno incontrando molte difficolt=E0 perch=E9 =
nella citt=E0 di Scutari non c'=E8 pi=F9 posto". Nella zona erano gi=E0 =
stati fatti arrivare nei giorni scorsi quasi ventimila profughi =
provenienti da Kukes, la citt=E0 pi=F9 vicina a Morini.=20

Anche la guerra aerea e missilistica avviata tre settimane fa dalla Nato =
contro la Jugoslavia e che secondo le reiterate affermazioni dei =
responsabili dell'Alleanza atlantica mira esclusivamente ad obiettivi =
militari, sta provocando, come tutte le guerre, numerose vittime civili. =
Quattordici persone sono morte e quindici sono state ferite ieri =
nell'attacco missilistico che ha colpito il treno internazionale =
Belgrado-Skopje-Salonicco mentre transitava su un ponte a Grdelica, nel =
Sud della Serbia.=20

Quello del ponte di Grdelica, che la Nato ha definito un obiettivo =
militare, =E8 stato l'ultimo di una serie di bombardamenti che hanno =
causato vittime civili, secondo le fonti serbe e in qualche caso, come =
questo, secondo ammissioni della Nato stessa. Il 6 aprile un missile =
Nato aveva mancato il suo obiettivo dichiarato, una caserma, ed aveva =
colpito una strada residenziale nella citt=E0 serba di Aleksinac =
uccidendo 12 persone. Dodici morti un'area residenziale a Pristina aveva =
provocato il giorno dopo un'altra di queste armi che la follia di questa =
epoca chiama "intelligenti". L'8 aprile c'erano stati tre morti in un =
centro medico colpito a Tornjk, nei pressi della citt=E0 occidentale =
serba di Zlatibor. A Kragujevac, a sud di Belgrado, il bombardamento di =
uno stabilimento automobilistico aveva provocato il 9 aprile il =
ferimento di 128 operai. L'11, l'altro ieri, un missile ha distrutto =
un'abitazione nei pressi di Podujevo, nel Kosovo, uccidendo tre persone =
fra cui una bimba di un anno, e un altro ha ucciso sei persone, compresa =
una bimba di undici mesi, e ne ha ferite ventitr=E9 disintegrando una =
casa a Kursumlija, vicino a Nis.=20



(=A9L'Osservatore Romano - 14 Aprile 1999)=20

[Index] [Top] [Home]=20

I colloqui ad Oslo tra Albright e Ivanov=20

sembrano aprire prospettive incoraggianti=20



OSLO, 13.=20

Il Segretario di Stato Usa Madeleine Albright ha parlato nel primo =
pomeriggio di oggi, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa =
italiana "Ansa", di "importanti progressi" compiuti insieme con il =
Ministro degli esteri russo Igor Ivanov nei colloqui che i due hanno =
avuto ad Oslo sulla grave crisi in atto in Jugoslavia. Quello di oggi =
=E8 stato l'incontro a pi=F9 alto livello tra Stati Uniti e Russia da =
quando hanno avuto inizio, tre settimane fa, gli attacchi della Nato =
sulla Jugoslavia e sembra aver aperto prospettive incoraggianti, come si =
evince dalle prime dichiarazioni dei due protagonisti, rilasciate al =
momento nel quale il nostro giornale va in stampa. La signora Albrigh ha =
parlato di "accordo su molti dei principi di base", mentre Ivanov ha =
detto che "abbiamo convenuto di continuare i nostri sforzi diplomatici". =
Entrambi i Ministri hanno confermato che non =E8 stato ancora raggiunto =
un accordo sul principale punto di contrasto, quello relativo alla =
composizione e al dispiegamento in Kosovo di una forza di pace =
internazionale a garanzia di un eventuale accordo.=20

Tra ieri e oggi, comunque, diversi esponenti dei Governi dei Paesi =
dell'Alleanza atlantica, compresa la stessa signora Albright e il =
Ministro degli esteri Robin Cook, hanno affermato che la Russia sarebbe =
la benvenuta se volesse partecipare a tale forza internazionale. Sia la =
signora Albright sia Ivanov hanno in programma prima di lasciare Oslo =
colloqui con il Ministro degli esteri Knut Vollebaek, presidente di =
turno dell'Osce, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in =
Europa.=20

Nel frattempo si moltiplicano gli appelli ai belligeranti affinch=E9 non =
tralascino nessuna via per favorire il ritorno della pace. In =
particolare, viva preoccupazione per l'incrudelirsi del conflitto dei =
Balcani e per la condizione dei profughi del Kosovo viene in questi =
tragici giorni espressa, in totale sintonia con il Santo Padre, da molte =
voci della Chiesa. Il Presidio della Conferenza Episcopale Polacca, al =
termine di una recente assemblea, ha diffuso un comunicato a firma del =
Primate di Polonia e Presidente della Conferenza Episcopale, Cardinale =
J=F3zef Glemp, del Vice Presidente, Arcivescovo J=F3zef Michalik, e del =
Segretario, Vescovo Piotr Libera nel quale afferma di ricevere "con =
grande dolore le informazioni che giungono in continuazione sulle decine =
di migliaia di profughi del Kosovo che sono costretti ad abbandonare la =
loro Patria". "Le pulizie etiche, i bombardamenti e i massacri si legge =
nel comunicato colpiscono in modo doloroso i nostri fratelli nella fede, =
figli di Dio appartenenti ai Balcani". "Nessuno continuano i Presuli =
polacchi citando le parole di Giovanni Paolo II pu=F2 rimanere =
indifferente di fronte alla tragedia che si sta svolgendo sotto i nostri =
occhi, una delle pi=F9 tristi della storia d'Europa che esige la =
solidariet=E0 spirituale e materiale di tutti i cristiani". Il =
comunicato del Presidio della Conferenza Episcopale Polacca si conclude =
con un invito alla solidariet=E0: "Davanti a noi c'=E8 la domenica della =
Divina Misericordia e in tale giorno davanti alle chiese di tutta la =
Polonia avr=E0 luogo una raccolta di denaro in favore delle vittime del =
conflitto del Kosovo. Si auspica che ad ogni offerta di denaro fatta da =
noi si accompagni la preghiera a Dio Padre della Misericordia perch=E9 =
mandi la pace desiderata a tutta l'Europa e in modo particolare alla =
gente sofferente del Kosovo".=20

Un invito alla preghiera per la pace =E8 stato rivolto da Monsignor =
Giuseppe Torti, Vescovo di Lugano, alle parrocchie, alcle comunit=E0 =
religiose, alle associazioni e ai movimenti ecclesiali. Il Vescovo di =
Lugano ha chiamato l'intera diocesi alla preghiera per le popolazioni =
della Serbia e del Kosovo, una preghiera che deve essere elevata "con =
infinita speranza" e che deve essere "concretizzata nell'accoglienza e =
nella generosit=E0". "La terribile strage di innocenti ci inorridisce e =
ci commuove scrive il Presule nel suo messaggio alla diocesi . Ci =
straziano le indicibili sofferenze delle popolazioni martoriate e ci =
preoccupa l'avvenire dell'Europa, il futuro della pace e la serena =
convivenza di popoli diversi che, con la ricchezza delle rispettive =
culture, potrebbero ridare all'Europa la missione di essere il faro di =
civilt=E0 cristiana che ha brillato per secoli". "Unico spazio di luce =
continua il Presule ci viene dai poverissimi albanesi che si dimostrano =
solidali con i kosovari pi=F9 poveri di loro". Il Vescovo di Lugano, che =
ha indetto una Giornata diocesana di preghiera per la pace, celebratasi =
domenica scorsa, conclude il suo messaggio invitando i fedeli a =
"mettersi generosamente a disposizione" delle iniziative di aiuto =
umanitario.=20

(=A9L'Osservatore Romano - 14 Aprile 1999)=20

[Index] [Top] [Home]=20

Ma le armi non tacciono ancora=20




BELGRADO, 13.=20

Non solo non tace, ma neppure si attenua la voce crudele delle armi =
nella duplice guerra che insanguina i Balcani, quella che da oltre un =
anno contrappone le forze jugoslave ai miliziani secessionisti =
dell'"esercito di liberazione del Kosovo" (uck) e quella aerea e =
missilistica avviata tre settimane fa dalla Nato contro la Repubblica =
federale di Jugoslavia. Stanotte, la ventesima di bombardamenti, gli =
attacchi si sono intensificati e nelle zone di Belgrado e del capoluogo =
kosovaro Pristina. Nella capitale e nei dintorni, oltre a bersagliare di =
nuovo l'aeroporto militare di Batajnica e la raffineria di Pancevo, =
ormai completamente fuori uso per ammissione delle stesse fonti =
jugoslave, le bombe e i missili della Nato sono di nuovo caduti nei =
pressi del centro della citt=E0, colpendo una caserma vicina a un =
ospedale militare e a una zona residenziale. Migliaia di belgradesi =
hanno comunque continuato a sfidare i bombardamenti, formando "catene =
umane" sui ponti sul Danubio. Forti e ripetute esplosioni sono state =
avvertite anche a Pristina, dove gli obiettivi dichiarati dalla Nato =
erano depositi di carburante ed edifici militari.=20

Se nella guerra contro la Nato le forze di Belgrado sono rimaste sempre =
sulla difensiva, impegnando esclusivamente la contraerea e l'aviazione =
da caccia, nell'altra guerra, quella tra serbi e miliziani dell'"uck" =
ormai da qualche giorno estesasi ai confini del Kosovo in territorio =
albanese, si susseguono le operazioni militari di terra e i tiri =
d'artiglieria serba nella fascia di confine dalla quale provengono =
reparti numerosi e ben armati di guerriglieri dell'"uck". Secondo =
l'"uck" almeno centotrenta soldati serbi sarebbero stati uccisi nelle =
ultime quarantotto, mentre Belgrado parla di centocinquanta guerriglieri =
morti e cento costretti alla resa. Stamane, fonti militari albanesi a =
Bajran Curri hanno riferito che truppe serbe avrebbero varcato i confini =
occupando i villaggi di Padesh e di Kamenice.=20

In Albania, per arruolarsi nell'"uck" sono giunti oltre tremila kosovari =
di etnia albanese che risiedono in vari paesi d'Europa, secondo quanto =
affermato ieri da un responsabile del porto di Durazzo, Leonidha =
Gjermei: "Solo ieri, ne sono arrivati cinquecento su una nave =
dall'Italia ha detto . Sono gi=E0 in divisa e vanno in autobus verso il =
Nord dell'Albania. Sono bene organizzati". Secondo l'"uck", migliaia di =
giovani kosovari che hanno risposto positivamente alla "chiamata alle =
armi" del 3 aprile. Proprio ieri, in Italia, sono stati fermati camion =
di una sedicente organizzazione umanitaria pronti ad essere imbarcati su =
un traghetto e che sotto alcune casse di viveri nascondevano armi.=20

(=A9L'Osservatore Romano - 14 Aprile 1999)=20

[Index] [Top] [Home]=20


------=_NextPart_000_000F_01BE868F.ACDF1920

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD W3 HTML//EN">
<HTML><HEAD>
http-equiv=3DContent-Type>
<STYLE></STYLE>

<META content=3D'"MSHTML 5.00.0910.1309"' name=3DGENERATOR></HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT face=3D"Courier New" size=3D2>
<P><FONT face=3DArial>read this with the usual disclaimer. You find all =
this on=20
the web under the Osservatore Website, which you simply best find by =
searching=20
Yahoo</FONT></P>
<P>&nbsp;</P>
<P><FONT face=3DArial>Tausch</FONT></P>
<P>&nbsp;</P>
<P>OSSERVATORE ROMANO 14 APRIL 1999</P>
<P>Intelligent warfare kills innocent persons</P>
<P>&nbsp;</P>
<P>Mentre i combattimenti tra forze serbe e &quot;uck&quot; aggravano la =

tragedia dei profughi, i bombardamenti Nato si abbattono sulle =
sventurate=20
popolazioni jugoslave </P>
<P>La guerra &quot;intelligente&quot; uccide persone inermi </P>
<P>&nbsp;</P>
<P></P>
<P>Ogni guerra =E8 un insulto all'intelligenza e alle coscienze memori =
della=20
dignit=E0 umana. </P>
<P>Le bombe non sono mai intelligenti quando uccidono persone inermi. =
</P>
<P>Intelligente, invece come ha detto il Santo Padre , =E8 permettere =
che le=20
popolazioni convivano in armonia nelle loro terre e che tacciano le armi =
e=20
riprenda il dialogo. </P>
<P>BELGRADO, 13. </P>
<P>Anche nel conflitto che devasta la Jugoslavia, che gi=E0 ha toccato =
l'Albania e=20
che minaccia di estendersi sta confermando che, come sempre accaduto in =
tutte le=20
guerre di questo secolo, le vittime principali e pi=F9 numerose sono le =
sventurate=20
popolazioni civili. Nell'infuriare di una guerra che le diplomazie non =
riescono=20
ancora a fermare, si susseguono di ora in ora le notizie delle =
uccisioni, dei=20
massacri, delle fughe di vecchi, donne, bambini stremati, mentre le=20
testimonianze degli scampati prospettano vicende terrificanti di orrori, =

atrocit=E0 che compendiano, ingigantendola, la ferocia che ha segnato =
quest'ultimo=20
decennio nell'ex Jugoslavia. </P>
<P>Parte di questa immane e pi=F9 vasta tragedia ma parte imponente, a =
conferma di=20
come le popolazioni civili siano i veri obiettivi delle guerre di questo =
ultimo=20
scorcio del millennio =E8 il doloroso cammino di centinaia di migliaia =
di=20
profughi. </P>
<P>Le vicende delle ultime ore dimostrano come si vada aggravando, =
nonostante=20
gli sforzi delle organizzazioni internazionali, governative e del =
volontariato,=20
la condizione degli infelici profughi kosovari, sia di quelli rifugiati=20
all'estero, sia soprattutto degli sfollati interni. Numerosi di questi =
ultimi,=20
dispersi nelle zone dei combattimenti nel Kosovo, sono morti di fame e =
le=20
malattie si stanno diffondendo, secondo quanto dichiarato da osservatori =

internazionali dislocati nella confinante Repubblica ex jugoslava di =
Macedonia.=20
</P>
<P>Basandosi sui racconti concordi dei profughi che sono riusciti a =
varcare il=20
confine, gli osservatori internazionali sostengono che le condizioni di =
quelli=20
ancora intrappolati nel Kosovo sono sempre peggiori. In particolare, =
mancano=20
cibo e acqua potabile e si sono gi=E0 verificati casi di tifo, colera, =
scabbia e=20
infezioni polmonari che stanno aumentando e minacciano di diventare =
epidemici, a=20
conferma della necessit=E0 di creare immediatamente le condizioni che =
rendano=20
possibile l'apertura di un indispensabile &quot;corridoio =
umanitario&quot; per=20
soccorrere quegli sventurati. </P>
<P></P>
<P>Nel frattempo, altre migliaia di profughi kosovari sono affluiti ieri =
sera al=20
principale posto di frontiera con l'Albania, quello di Morini. Secondo =
quanto=20
riferito dall'agenzia di stampa &quot;France Presse&quot;, verso le 23 =
una fila=20
ininterrotta di vetture e di carretti trainati da cavalli =E8 comparsa =
alla=20
frontiera. Fino a stamattina alle 8, secondo uno dei portavoce =
dell'Osce,=20
l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, =
l'italiano Andrea=20
Angeli, avevano superato il confine in pi=F9 di tremila. Agli =
osservatori=20
dell'Osce i profughi hanno riferito di provenire da Prizeren, da =
Pristina e da=20
Slazna. </P>
<P>Altri milleduecento profughi sono giunti ieri nel distretto =
settentrionale=20
albanese di Scutari provenienti dal Montenegro attraverso il posto di =
frontiera=20
di Hani Hotit, Lo stesso Angeli ha detto che &quot;per la loro =
accoglienza si=20
stanno incontrando molte difficolt=E0 perch=E9 nella citt=E0 di Scutari =
non c'=E8 pi=F9=20
posto&quot;. Nella zona erano gi=E0 stati fatti arrivare nei giorni =
scorsi quasi=20
ventimila profughi provenienti da Kukes, la citt=E0 pi=F9 vicina a =
Morini. </P>
<P>Anche la guerra aerea e missilistica avviata tre settimane fa dalla =
Nato=20
contro la Jugoslavia e che secondo le reiterate affermazioni dei =
responsabili=20
dell'Alleanza atlantica mira esclusivamente ad obiettivi militari, sta=20
provocando, come tutte le guerre, numerose vittime civili. Quattordici =
persone=20
sono morte e quindici sono state ferite ieri nell'attacco missilistico =
che ha=20
colpito il treno internazionale Belgrado-Skopje-Salonicco mentre =
transitava su=20
un ponte a Grdelica, nel Sud della Serbia. </P>
<P>Quello del ponte di Grdelica, che la Nato ha definito un obiettivo =
militare,=20
=E8 stato l'ultimo di una serie di bombardamenti che hanno causato =
vittime civili,=20
secondo le fonti serbe e in qualche caso, come questo, secondo =
ammissioni della=20
Nato stessa. Il 6 aprile un missile Nato aveva mancato il suo obiettivo=20
dichiarato, una caserma, ed aveva colpito una strada residenziale nella =
citt=E0=20
serba di Aleksinac uccidendo 12 persone. Dodici morti un'area =
residenziale a=20
Pristina aveva provocato il giorno dopo un'altra di queste armi che la =
follia di=20
questa epoca chiama &quot;intelligenti&quot;. L'8 aprile c'erano stati =
tre morti=20
in un centro medico colpito a Tornjk, nei pressi della citt=E0 =
occidentale serba=20
di Zlatibor. A Kragujevac, a sud di Belgrado, il bombardamento di uno=20
stabilimento automobilistico aveva provocato il 9 aprile il ferimento di =
128=20
operai. L'11, l'altro ieri, un missile ha distrutto un'abitazione nei =
pressi di=20
Podujevo, nel Kosovo, uccidendo tre persone fra cui una bimba di un =
anno, e un=20
altro ha ucciso sei persone, compresa una bimba di undici mesi, e ne ha =
ferite=20
ventitr=E9 disintegrando una casa a Kursumlija, vicino a Nis. </P>
<P>&nbsp;</P>
<P>(=A9L'Osservatore Romano - 14 Aprile 1999) </P>
<P>[Index] [Top] [Home] </P>
<P>I colloqui ad Oslo tra Albright e Ivanov </P>
<P>sembrano aprire prospettive incoraggianti </P>
<P>&nbsp;</P>
<P>OSLO, 13. </P>
<P>Il Segretario di Stato Usa Madeleine Albright ha parlato nel primo =
pomeriggio=20
di oggi, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa italiana=20
&quot;Ansa&quot;, di &quot;importanti progressi&quot; compiuti insieme =
con il=20
Ministro degli esteri russo Igor Ivanov nei colloqui che i due hanno =
avuto ad=20
Oslo sulla grave crisi in atto in Jugoslavia. Quello di oggi =E8 stato =
l'incontro=20
a pi=F9 alto livello tra Stati Uniti e Russia da quando hanno avuto =
inizio, tre=20
settimane fa, gli attacchi della Nato sulla Jugoslavia e sembra aver =
aperto=20
prospettive incoraggianti, come si evince dalle prime dichiarazioni dei =
due=20
protagonisti, rilasciate al momento nel quale il nostro giornale va in =
stampa.=20
La signora Albrigh ha parlato di &quot;accordo su molti dei principi di=20
base&quot;, mentre Ivanov ha detto che &quot;abbiamo convenuto di =
continuare i=20
nostri sforzi diplomatici&quot;. Entrambi i Ministri hanno confermato =
che non =E8=20
stato ancora raggiunto un accordo sul principale punto di contrasto, =
quello=20
relativo alla composizione e al dispiegamento in Kosovo di una forza di =
pace=20
internazionale a garanzia di un eventuale accordo. </P>
<P>Tra ieri e oggi, comunque, diversi esponenti dei Governi dei Paesi=20
dell'Alleanza atlantica, compresa la stessa signora Albright e il =
Ministro degli=20
esteri Robin Cook, hanno affermato che la Russia sarebbe la benvenuta se =
volesse=20
partecipare a tale forza internazionale. Sia la signora Albright sia =
Ivanov=20
hanno in programma prima di lasciare Oslo colloqui con il Ministro degli =
esteri=20
Knut Vollebaek, presidente di turno dell'Osce, l'Organizzazione per la =
sicurezza=20
e la cooperazione in Europa. </P>
<P>Nel frattempo si moltiplicano gli appelli ai belligeranti affinch=E9 =
non=20
tralascino nessuna via per favorire il ritorno della pace. In =
particolare, viva=20
preoccupazione per l'incrudelirsi del conflitto dei Balcani e per la =
condizione=20
dei profughi del Kosovo viene in questi tragici giorni espressa, in =
totale=20
sintonia con il Santo Padre, da molte voci della Chiesa. Il Presidio =
della=20
Conferenza Episcopale Polacca, al termine di una recente assemblea, ha =
diffuso=20
un comunicato a firma del Primate di Polonia e Presidente della =
Conferenza=20
Episcopale, Cardinale J=F3zef Glemp, del Vice Presidente, Arcivescovo =
J=F3zef=20
Michalik, e del Segretario, Vescovo Piotr Libera nel quale afferma di =
ricevere=20
&quot;con grande dolore le informazioni che giungono in continuazione =
sulle=20
decine di migliaia di profughi del Kosovo che sono costretti ad =
abbandonare la=20
loro Patria&quot;. &quot;Le pulizie etiche, i bombardamenti e i massacri =
si=20
legge nel comunicato colpiscono in modo doloroso i nostri fratelli nella =
fede,=20
figli di Dio appartenenti ai Balcani&quot;. &quot;Nessuno continuano i =
Presuli=20
polacchi citando le parole di Giovanni Paolo II pu=F2 rimanere =
indifferente di=20
fronte alla tragedia che si sta svolgendo sotto i nostri occhi, una =
delle pi=F9=20
tristi della storia d'Europa che esige la solidariet=E0 spirituale e =
materiale di=20
tutti i cristiani&quot;. Il comunicato del Presidio della Conferenza =
Episcopale=20
Polacca si conclude con un invito alla solidariet=E0: &quot;Davanti a =
noi c'=E8 la=20
domenica della Divina Misericordia e in tale giorno davanti alle chiese =
di tutta=20
la Polonia avr=E0 luogo una raccolta di denaro in favore delle vittime =
del=20
conflitto del Kosovo. Si auspica che ad ogni offerta di denaro fatta da =
noi si=20
accompagni la preghiera a Dio Padre della Misericordia perch=E9 mandi la =
pace=20
desiderata a tutta l'Europa e in modo particolare alla gente sofferente =
del=20
Kosovo&quot;. </P>
<P>Un invito alla preghiera per la pace =E8 stato rivolto da Monsignor =
Giuseppe=20
Torti, Vescovo di Lugano, alle parrocchie, alcle comunit=E0 religiose, =
alle=20
associazioni e ai movimenti ecclesiali. Il Vescovo di Lugano ha chiamato =

l'intera diocesi alla preghiera per le popolazioni della Serbia e del =
Kosovo,=20
una preghiera che deve essere elevata &quot;con infinita speranza&quot; =
e che=20
deve essere &quot;concretizzata nell'accoglienza e nella =
generosit=E0&quot;.=20
&quot;La terribile strage di innocenti ci inorridisce e ci commuove =
scrive il=20
Presule nel suo messaggio alla diocesi . Ci straziano le indicibili =
sofferenze=20
delle popolazioni martoriate e ci preoccupa l'avvenire dell'Europa, il =
futuro=20
della pace e la serena convivenza di popoli diversi che, con la =
ricchezza delle=20
rispettive culture, potrebbero ridare all'Europa la missione di essere =
il faro=20
di civilt=E0 cristiana che ha brillato per secoli&quot;. &quot;Unico =
spazio di=20
luce continua il Presule ci viene dai poverissimi albanesi che si =
dimostrano=20
solidali con i kosovari pi=F9 poveri di loro&quot;. Il Vescovo di =
Lugano, che ha=20
indetto una Giornata diocesana di preghiera per la pace, celebratasi =
domenica=20
scorsa, conclude il suo messaggio invitando i fedeli a &quot;mettersi=20
generosamente a disposizione&quot; delle iniziative di aiuto umanitario. =
</P>
<P>(=A9L'Osservatore Romano - 14 Aprile 1999) </P>
<P>[Index] [Top] [Home] </P>
<P>Ma le armi non tacciono ancora </P>
<P>&nbsp;</P>
<P></P>
<P>BELGRADO, 13. </P>
<P>Non solo non tace, ma neppure si attenua la voce crudele delle armi =
nella=20
duplice guerra che insanguina i Balcani, quella che da oltre un anno =
contrappone=20
le forze jugoslave ai miliziani secessionisti dell'&quot;esercito di =
liberazione=20
del Kosovo&quot; (uck) e quella aerea e missilistica avviata tre =
settimane fa=20
dalla Nato contro la Repubblica federale di Jugoslavia. Stanotte, la =
ventesima=20
di bombardamenti, gli attacchi si sono intensificati e nelle zone di =
Belgrado e=20
del capoluogo kosovaro Pristina. Nella capitale e nei dintorni, oltre a=20
bersagliare di nuovo l'aeroporto militare di Batajnica e la raffineria =
di=20
Pancevo, ormai completamente fuori uso per ammissione delle stesse fonti =

jugoslave, le bombe e i missili della Nato sono di nuovo caduti nei =
pressi del=20
centro della citt=E0, colpendo una caserma vicina a un ospedale militare =
e a una=20
zona residenziale. Migliaia di belgradesi hanno comunque continuato a =
sfidare i=20
bombardamenti, formando &quot;catene umane&quot; sui ponti sul Danubio. =
Forti e=20
ripetute esplosioni sono state avvertite anche a Pristina, dove gli =
obiettivi=20
dichiarati dalla Nato erano depositi di carburante ed edifici militari. =
</P>
<P>Se nella guerra contro la Nato le forze di Belgrado sono rimaste =
sempre sulla=20
difensiva, impegnando esclusivamente la contraerea e l'aviazione da =
caccia,=20
nell'altra guerra, quella tra serbi e miliziani dell'&quot;uck&quot; =
ormai da=20
qualche giorno estesasi ai confini del Kosovo in territorio albanese, si =

susseguono le operazioni militari di terra e i tiri d'artiglieria serba =
nella=20
fascia di confine dalla quale provengono reparti numerosi e ben armati =
di=20
guerriglieri dell'&quot;uck&quot;. Secondo l'&quot;uck&quot; almeno =
centotrenta=20
soldati serbi sarebbero stati uccisi nelle ultime quarantotto, mentre =
Belgrado=20
parla di centocinquanta guerriglieri morti e cento costretti alla resa. =
Stamane,=20
fonti militari albanesi a Bajran Curri hanno riferito che truppe serbe =
avrebbero=20
varcato i confini occupando i villaggi di Padesh e di Kamenice. </P>
<P>In Albania, per arruolarsi nell'&quot;uck&quot; sono giunti oltre =
tremila=20
kosovari di etnia albanese che risiedono in vari paesi d'Europa, secondo =
quanto=20
affermato ieri da un responsabile del porto di Durazzo, Leonidha =
Gjermei:=20
&quot;Solo ieri, ne sono arrivati cinquecento su una nave dall'Italia ha =
detto .=20
Sono gi=E0 in divisa e vanno in autobus verso il Nord dell'Albania. Sono =
bene=20
organizzati&quot;. Secondo l'&quot;uck&quot;, migliaia di giovani =
kosovari che=20
hanno risposto positivamente alla &quot;chiamata alle armi&quot; del 3 =
aprile.=20
Proprio ieri, in Italia, sono stati fermati camion di una sedicente=20
organizzazione umanitaria pronti ad essere imbarcati su un traghetto e =
che sotto=20
alcune casse di viveri nascondevano armi. </P>
<P>(=A9L'Osservatore Romano - 14 Aprile 1999) </P>
<P>[Index] [Top] [Home] </P></FONT></DIV></BODY></HTML>

------=_NextPart_000_000F_01BE868F.ACDF1920--


< < < Date > > > | < < < Thread > > > | Home